Dal Blog del Team per la Trasformazione Digitale del Governo
Nessuno può realisticamente pensare che due anni – la durata del mandato del Team di Trasformazione Digitale – siano un tempo sufficiente a digitalizzare la Pubblica Amministrazione italiana. L’obiettivo che ci poniamo è quello di attivare un processo di cambiamento e di fare in modo che la digitalizzazione non sia più “straordinaria” ma diventi la normalità nella PA. Ebbene, il mio principale obiettivo sarà, paradossalmente, fare in modo che il mio stesso ruolo di “commissario straordinario” cessi di esistere.
“L’obiettivo immediato è quello di creare questo team. Senza una squadra competente ed entusiasta non si va molto lontano. Ho deciso quindi di indirizzare il mio primo post ai talenti”: l’avevo scritto a fine settembre.
La partecipazione è stata superiore a ogni nostra più favorevole aspettativa. Siamo stati inondati dal talento con curricula di altissimo livello e oggi, dopo decine di test e interviste, vi presentiamo il risultato della nostra selezione.I componenti della squadra sono italiani che hanno fatto le valigie per ritornare dal Rhode Island, da Berlino, da New York, dalla Silicon Valley, da Zurigo; altri arrivano da ogni angolo dello stivale (Roma, Firenze, Milano, Trento, Brescia, Palermo, Padova); quasi tutti da società tecnologiche, startup e multinazionali e, con piacevole sorpresa, da aziende della Pubblica Amministrazione.
Il “sistema operativo” del Paese: una serie di componenti fondamentali sui quali costruire servizi più semplici ed efficaci tra i cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione attraverso prodotti digitali innovativi.
Gettare le fondamenta, cominciando a realizzare i primi componenti di questo sistema operativo è l’obiettivo principale del nostro Team. Ci impegneremo nella realizzazione di questa visione, adottando uno stile di management agile, collaborativo ed efficace, condividendo con cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione il nostro lavoro.
Ma come spiego semplicemente a mia mamma a che cosa serve costruire il “sistema operativo”? Serve a risolvere problemi del cittadino come quelli che ci vengono segnalati quasi ogni giorno e di cui abbiano scelto un esempio significativo:
[…] Spesso l’amministrazione pubblica ci chiede di produrre documenti (o autocertificazioni) che dichiarino quello che già conoscono o ci vengono imposti giri assurdi per avere dei servizi.
L’ultimo episodio che ho vissuto è stato il rinnovo del passaporto. Scopro che abbiamo il “passaporto elettronico”! Piano piano il mio entusiasmo diminuisce nello scoprire che dal sito posso soltanto prendere appuntamento per presentare la domanda e posso scaricare il modulo della domanda stessa parzialmente compilato (naturalmente mancano le solite informazioni che la pubblica amministrazione già conosce). Scopro inoltre che per presentare la domanda in questura occorre precedentemente acquistare in tabaccheria il bollo per le spese amministrative ed andare in posta a pagare l’apposito bollettino (con la solita sovrattassa di 1,50 euro per le poste). Possibile che non è possibile effettuare il pagamento online o direttamente in questura (bancomat o carta di credito) alla presentazione della domanda? Occorre inoltre presentare le solite 2 fotografie in formato tessera. […] Naturalmente le foto che ho portato vengono allegate alla domanda ed una viene scannerizzata (insieme alla mia firma) per essere poi stampata sul passaporto!!! Ma come, mi vengono chieste delle foto tessera che poi vengono scannerizzate? Non era più semplice una piccola webcam per fotografarmi alla presentazione della domanda ed avere quindi un’immagine con una migliore qualità (cosa che viene regolarmente fatta in altri paesi europei e non solo!)?